Sabato, Novembre 23, 2024
E’ in programma giovedì 12 ottobre, alle ore 18, presso la Galleria Comunale “Luigi Schingo” la presentazione dell’ottava edizione dei Quaderni Storici di Capitanata “Storie di guerra (San Severo 1943-1945)” di Giuseppe Clemente. Introduce la presentazione Dina Contò, Presidente del CRD, con la partecipazione di Vito Antonio Leuzzi, Direttore IPSIAC di Bari. Organizzata dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata, la presentazione del volume è patrocinata dal Comune di San Severo e dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.Giuseppe Clemente, noto studioso della storia della Capitanata e testimone diretto delle vicende belliche nella realtà di San Severo, nonché Presidente Onorario del CRD, consegna una originale e inedita ricostruzione memorialistica dell’ultima fase del secondo conflitto mondiale, caratterizzata dall’intensificarsi dei bombardamenti e dalla presenza di due eserciti stranieri (Tedeschi e Anglo-Americani) con ruoli diversi ed in contesti resi più tragici e difficili dal progressivo peggioramento delle condizioni di vita. L’autore, presente all’incontro, attraverso il volume riporta alla luce con una densa e limpida narrazione la sua storia di ragazzino che la guerra costringe rapidamente a farsi adulto, e al contempo descrive con precisione le drammatiche vicende della città. Clemente descrive con ricchezza di particolari l’arrivo e l’occupazione militare dell’VIII Armata Inglese, in particolare il V Corpo d’Armata e la I Divisione Canadese di fanteria che nelle operazioni di liberazione di un territorio registrarono la perdita di alcuni uomini. Si offrono tra l’altro testimonianze dei militari alleati che contrassero matrimoni a San Severo, e si presenta in particolare una consistente documentazione fotografica, che ha arricchito la mostra fotografica allestita in questi giorni all’interno della Galleria “Schingo”, quasi un ritrovato blocco di narrazione visiva, dell’Imperial War Museum di Londra assieme a foto di privati reperite nel contesto della Capitanata. I fotografi dell’esercito britannico immortalarono le prime impressioni della popolazione e numerose foto raffigurano soldati e ufficiali inglesi che familiarizzano con contadini, artigiani e intellettuali del luogo. La scelta degli scatti esposti alla galleria e dunque presenti nel volume è stata fatta in base alla carica simbolica di ogni singola immagine, alla sua capacità di rendere meglio il senso di un luogo, di trasmettere la suggestione di un fatto e di sollecitare lo sguardo del visitatore, invitandolo a riflettere sul passato.
Sarà inaugurata sabato 7 ottobre alle ore 18 presso la Galleria Comunale “Luigi Schingo” la mostra fotografica sull’80° anniversario dell’arrivo delle truppe inglesi in Capitanata 1943-2023.
Gli scatti scelti sono un’eccezionale finestra sui mesi che corrono dal settembre 1943 alla primavera del 1945, rappresentando forse il periodo più difficile del conflitto in Italia. I tedeschi si ritiravano lottando, lasciando morte e distruzione e facendo terra bruciata; gli Alleati avanzavano spianando tutto sulla loro strada con terribili bombardamenti. Una minoranza di italiani decise di combattere; la grande maggioranza subiva e cercava di sopravvivere. Ed è proprio a questi ultimi che gli Inglesi, in modo particolare, rivolsero subito la loro attenzione e le loro cure.
Quella gente, affamata e stremata dagli stenti, accolse i primi reparti inglesi che entravano nei loro paesi come liberatori e i soldati, dal canto loro, stabilirono subito con essa rapporti di umana solidarietà. I fotografi dell’esercito britannico immortalarono le prime impressioni della popolazione e numerose foto raffigurano soldati e ufficiali inglesi che familiarizzano con contadini, artigiani e intellettuali del luogo. La scelta degli scatti esposti è stata fatta in base alla carica simbolica di ogni singola immagine, alla sua capacità di rendere meglio il senso di un luogo, di trasmettere la suggestione di un fatto e di sollecitare lo sguardo del visitatore, invitandolo a riflettere sul passato. La mostra ci propone un particolare momento della seconda guerra mondiale, quello in cui le popolazioni della Capitanata hanno accolto “i liberatori” con grande gioia, ma soprattutto con dignità e costituisce un viaggio nella memoria con fatti e personaggi degni di essere ricordati, in cui le immagini invitano a riflettere e a prestare una attenzione più responsabile al mondo di oggi, diviso ancora tra guerre infinite e di inaudita violenza.
Dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi della presidente Dina Contò Orsi, e di Giuseppe Clemente, Presidente onorario del CRD.
La mostra è organizzata dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata, patrocinata dal Comune di San Severo e dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.
In foto, il generale Montgomery e il suo Stato Maggiore sulla strada Lucera - San Severo (Foto IWM).
Proseguono gli appuntamenti con la cultura storica promossi dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata. Il prossimo incontro si terrà venerdì 28 aprile 2023 con la conferenza dal titolo “Le portabandiera”, storia dell’antifascismo femminile a San Severo. Appuntamento alle ore 18 a “Casa Eirene” in via Daunia, 41 a San Severo. Nel corso della conferenza si parlerà delle donne sanseveresi che, attraverso il loro coraggio, si opposero alla dittatura del Fascismo. Un incontro di approfondimento e di divulgazione storica che restituisce alla città di San Severo nomi e volti spesso rimasti anonimi e per ricordare nel presente e nel futuro di tutti, soprattutto dei più giovani, quegli avvenimenti che costituiscono la storia del nostro territorio. Come la storia di Soccorsa Mollica, iniziata con il tesseramento al partito comunista nel 1944 ed eletta segretaria di cellula, negli anni 1947-48, a cui erano iscritte 147 donne. Soccorsa Mollica aveva frequentato la scuola solo fino alla seconda elementare, lavorava con la moglie di Luigi Allegato e nella cellula dedicava molto tempo a cantare le canzoni politiche. A Natale si raccoglievano le offerte per fare i regali ai bambini poveri, si andava nelle cantine, nei pastifici, dovunque. C’era concorrenza con i compagni di Cerignola per chi faceva più attività per il partito. Di Soccorsa e di altre portabandiera si parlerà nel corso della conferenza. Dopo i saluti della presidente Dina Contò Orsi, a introdurre l’incontro sarà Michele Presutto, dell’Istituto di Storia del Risorgimento, comitato di Foggia. Interverrà anche Felice Michele Presutto, collaboratore del CRD - Storia Capitanata ed i ragazzi della IVA SIA ITES di San Severo che hanno svolto la ricerca.
L’evento è organizzato dal CRD Storia Capitanata in collaborazione con l’International Inner Wheel Club di San Severo C.A.R.F. Distretto 210 - Italia e Arcidonna - Circolo “Elsa Morante” di San Severo.
Proseguono gli appuntamenti con la cultura storica promossi dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata. Il prossimo incontro si terrà venerdì 24 febbraio 2023 con la presentazione del libro di Antonio Pilato (1918 - 2005) dal titolo “Masserie del Tavoliere - Ricordi di vita rurale in Capitanata nella prima metà del Novecento” (edito da Malatesta nel 2022). Appuntamento alle ore 18 a “Spazio Ripoli” in via San Girolamo, 12 (vicolo San Severino) a San Severo.
Il volume parla del lavoro di un tempo all’interno delle masserie di Capitanata, attività svolta anche dall’autore del libro come amministratore. Il testo, originariamente dattiloscritto, è stato revisionato e curato dalla figlia dell’autore, Mimma Pilato, che ha firmato la presentazione. “Ciò che mi ha spinto a dare sistematicità ai miei ricordi e ad integrarli con documenti e ricerche, è stato il desiderio di “non perdere la memoria” di eventi di cui sono stato testimone diretto. Ho svolto per oltre trentacinque anni un’attività per la quale oggi si userebbe la qualifica di dirigente di azienda agricola ma nei lontani anni Trenta non era ancora stata coniata tale precisa definizione per chi si occupava, a tempo pieno, della gestione ottimale delle proprietà altrui. Persona di fiducia: così ero “magnanimamente” considerato dai proprietari della masseria presso cui prestavo la mia opera. […] Ho avuto modo, perciò, di entrare in contatto con una fascia sociale che viveva nella più estrema miseria pur lavorando faticosamente.” – queste alcune parole di presentazione dello stesso autore, che ha voluto riversare nel testo tutto il patrimonio storico-conoscitivo appreso negli anni di lavoro in agro di San Severo.
Dopo i saluti della presidente Dina Contò Orsi, a relazionare la conferenza sarà il prof. Pasquale Corsi, emerito presso l’Ateneo barese, nostro concittadino, che ha curato la prefazione del volume.
Proseguono gli appuntamenti con la cultura storica promossi dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata. Il prossimo incontro si terrà giovedì 2 febbraio con Carmine Pinto che presenta il suo ultimo libro dal titolo “Il brigante e il generale - La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola” (edito da Laterza). Appuntamento alle ore 18 a “Spazio Ripoli” in via San Girolamo, 12 (vicolo San Severino) a San Severo.
Subito dopo l’Unità, l’Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti da una parte il brigante, Carmine Crocco. Pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filoborbonico, sperimentò forme di guerriglia che avranno fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall’altra parte, il generale, Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio. L’ufficiale era parte dell’antica aristocrazia di spada e interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra.
Nel primo decennio dell’Italia unita furono questi due uomini, lontanissimi per origine e formazione, i protagonisti più conosciuti della guerra per il Mezzogiorno. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide. Carmine Pinto nel volume racconta le loro ‘vite parallele’ e, attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.
Di questo e altro ancora dialogherà Giuseppe Clemente, Presidente onorario del CRD, con l’autore, dopo i saluti della presidente Dina Contò Orsi.
Carmine Pinto, Laureatosi in Lettere moderne, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’industria. Nel 2005 ha vinto il concorso di ricercatore in Storia Contemporanea; successivamente è stato nominato professore associato in tale materia presso l'Università degli Studi di Salerno, di cui dirige la collana editoriale e coordina il Dottorato in Studi Internazionali-Storici e Letterari. Nel 2021 il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo lo ha nominato Direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, dimettendosi dall'incarico nel febbraio 2022.
Si è occupato di storia politica dell'Italia repubblicana e si interessa della guerra e dei conflitti civili nella formazione degli stati nazionali mediterranei e latino americani nel XIX secolo. Attualmente la storia del Mezzogiorno italiano è al centro del suo lavoro di ricerca, con particolare attenzione al Risorgimento e al brigantaggio postunitario italiano.
Tale lavoro ha portato alla pubblicazione nel 2019 del saggio storico La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, che ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio letterario Basilicata, il Premio Fiuggi Storia, il Premio Città di Montesano, il Premio Sele d’Oro, il Premio Rende Book Festival e il Premio letterario Città di Siderno. Sempre per la suddetta opera, viene candidato al Premio Friuli Storia.
Si terrà venerdì 03 giugno il prossimo appuntamento con il CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata, da anni attivo sul territorio per la ricerca e la promozione della cultura storica. Alle ore 18.30, presso la Biblioteca “Nardella” del Convento dei Cappuccini di San Severo, il CRD, dedicherà una serata in onore di Pasquale Corsi, Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia. Alla conferenza interverranno Dina Contò Orsi, Presidente del CRD, e Giuseppe Clemente, Presidente Onorario CRD. Pasquale Corsi terrà una Lectio magistralis sul seguente tema: "È cambiato quel che doveva restare, è rimasto quel che doveva cambiare. Politica e società negli scritti di Nino Casiglio”. Nel corso della conferenza spazio anche ad un momento musicale con il Duo composto da Antonio Pennacchia al violino e Giampaolo Paragone alla tastiera.
DI SEGUITO IL LINK CON IL VIDEO DELLA CONFERENZA
Di seguito il link video della conferenza con Raffaele Nigro, scrittore, giornalista e saggista che il 25 maggio a San Severo ha tenuto un incontro con il CRD guidato da Dina Contò Orsi.
Si terrà venerdì 22 aprile 2022 il prossimo appuntamento con il CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata, da anni attivo sul territorio per la ricerca e la promozione della cultura storica. Alle ore 18.00, presso l'Hotel Cicolella di San Severo, il CRD, secondo una ormai consolidata prassi, presenta il n. 7 dei Quaderni Storici di Capitanata.
La pubblicazione, contenente cinque saggi e un intervento di Pasquale Corsi tenuto alla conclusione del Nono Premio Capitanata, è stata curata dalla presidente dell’Associazione, Donata Contò Orsi. Alla manifestazione saranno presenti gli autori: Francesco Barbaro, Giuseppe Clemente, Pasquale Corsi, Laura Orsi e Giuseppe Poli. Interessanti gli argomenti che vanno dalla "Diversità meridionale" ad episodi della Grande Guerra, agli ultimi briganti lucani e Tommaso La Cecilia, ai fondi d'archivio del Convento dei Frati Minori di San Matteo in San Marco in Lamis.
Il Quaderno è stato edito da CDP Service.
Ingresso consentito solo ai possessori di green pass muniti di mascherina ffp2.
Videoconferenza del Centro di Ricerca e Documentazione - Storia di Capitanata svoltasi il 05 febbraio sui cento anni dalla nascita di Nino Casiglio. Hanno partecipato lo scrittore e giornalista Enzo Verrengia, Dina Contò, presidente del CRD, e Francesco Gravina con la lettura di alcuni brani tratti dai romanzi di Casiglio.
Di seguito il link del video della conferenza. Buona visione.
Si terrà venerdì 5 febbraio alle ore 18.30 la prossima videoconferenza del Centro di Ricerca e Documentazione - Storia di Capitanata.
Tema dell'incontro con lo scrittore e giornalista Enzo Verrengia, i cento anni dalla nascita di Nino Casiglio, educatore, scrittore e pubblicista sanseverese scmparso nel 1995. Interverrà Francesco Gravina con la lettura di alcuni brani tratti dai suoi romanzi dove l'autore ha descritto la bellezza della Capitanata attraverso le storie individuali e collettive del suo popolo portandole alla ribalta della letteratura nazionale.
Casiglio, preside del Liceo Scientifico "Rispoli" di San Severo, ha segnato profondamente una stagione ricca ed articolata della vita politica e culturale della città lasciando un segno profondo della sua operosità intellettuale a livello pugliese. Di lui si ricordano in particolare i quattro romanzi che gli hanno permesso di ottenere importanti riconoscimenti. Il romanzo d'esordio, Il conservatore (Vallecchi, 1972), dove il protagonista, l'economista Gaetano Specchia, si pone interrogativi etici e politici, in un'ottica pessimistica, restando fedele alle sue scelte intellettuali. Acqua e sale (Rusconi, 1977) segna il vertice del successo di Casiglio, che con questo romanzo vince il Premio Napoli. L'opera narra di un contadino del Sud che, alle prese con una realtà dominata dalla miseria e dall'ingiustizia, si batte per un mondo migliore. La strada francesca (Rusconi, 1980), ambientata nel Seicento meridionale, in cui il protagonista, un innominato senza scrupoli, segue nel suo cammino lo zio, costretto alla fuga dall'Inquisizione, in un viaggio ricco di sorprese e di eventi. La dama forestiera (Rusconi, 1983) ricostruisce con libertà le vicende dell'eredità dell'ultimo principe di Sansevero, Michele di Sangro, che affidò alla sua compagna, Elisa Croghan, il compito di promuovere lo sviluppo dell'agricoltura locale.
Il tempo non ha scalfito nulla al fascino di questi romanzi, ai quali vanno aggiunti anche i racconti, sia quelli uniti in volume ne “La chiave smarrita”, apparso nel 1987, per i tipi di "Cittadella Est" di San Marco in Lamis (FG), sia quelli fatti conoscere in seguito da Francesco Giuliani nella monografia "Nino Casiglio. La lezione sbagliata" (Felice Miranda Editore, San Severo, 1996)
Casiglio era un uomo geloso della propria autonomia di giudizio, a suo modo anticonformista, sottilmente critico nei confronti dei molti dogmatismi, dei discorsi fumosi, delle idee e dei comportamenti dominanti, guidato da una passione civile e da una sua particolare visione etica del vivere, un po’ innate e un po’ ereditate dal suo Maestro prof. Angelo Fraccacreta, che gli fecero dire, anche contro i suoi stessi interessi, tanti “no”, compresi quelli relativi alla sfera politica (fu per alcuni mesi anche Sindaco di San Severo: 1971) dalla quale poi si staccò non senza delusione.
L’incontro, presieduto da Dina Contò, si terrà in remoto tramite la piattaforma Zoom: https://us02web.zoom.us/j/84755258283?pwd=SnBYSXpvckVQRjFqWEE ID riunione: 847 5525 8283 Passcode: 929424
CRD Storia Capitanata - P.zza Tondi 3, 71016 - San Severo (FG)
Tel/Fax 0882 373209 - C.F. 93025860714
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