Storia di Capitanata

Venerdì, Maggio 03, 2024

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CRD

Riprendono gli appuntamenti con il CRD Storia Capitanata. Il tema della prossima conferenza è “Il flagello del ventesimo secolo. 1918: “la spagnola” a San Severo”. L’incontro è in programma martedì 2 ottobre, alle ore 18, presso la Biblioteca comunale “Minuziano”, in largo Sanità a San Severo.

Il virus della “spagnola” si manifestò per la prima volta agli inizi del 1918 in un campo di addestramento militare negli Stati Uniti e fu portato in Europa nella primavera dello stesso anno dalle truppe americane che prendevano parte alla Grande Guerra. In un niente si diffuse in tutto il mondo con un elevato numero di morti, si parla di oltre 50 milioni. Venne erroneamente chiamata “spagnola”, perché la prima a parlarne in modo crudo e drammatico nel febbraio del 1918 fu la stampa spagnola. Con Giuseppe Clemente, Presidente del Crd, verrà approfondita l’emergenza della spagnola e come l’Amministrazione comunale dell’epoca decise di fronteggiarla. San Severo, come tante altre città, visse dal 1915 al 1918 il periodo più nero della sua storia. Ai tanti suoi giovani caduti nella Grande Guerra, si aggiunsero i morti per la spagnola. In tutto circa duemila.

Tutto questo e altro ancora verrà raccolto in un volume, in uscita a breve, che ricostruisce la storia del misterioso morbo.

L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

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Il CRD Storia Capitanata ha festeggiato i suoi vent’anni di attività al servizio del territorio con una cena di gala, allietata dal coinvolgente complesso dei Buscaglia nella sontuosa cornice della Tenuta Cipriani. Circa 150 le persone che vi hanno preso parte. Ospiti il Vice Sindaco Francesco Sderlenga, l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino, Francesco Andretta, socio onorario, e Aldo Ligustro, Presidente della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.
Venti anni di intensa promozione culturale a beneficio della cittadinanza e delle scuole, che in numerosi casi ha coinvolto anche le comunità dei vicini centri urbani.
Per l’occasione il CRD ha pubblicato un volume celebrativo dell’evento “20 anni al servizio del territorio 1998-2018”, che chiunque, non solo i Soci, può ritirare presso la sede negli orari di apertura.
In venti anni il CRD ha organizzato, sempre rigidamente fedele ai suoi dettami statutari, complessivamente 190 manifestazioni tra convegni, mostre e conferenze (una media di 9,5 eventi ogni anno) di alto livello scientifico, alle quali hanno partecipato personaggi di rilievo nell’ambito culturale nazionale e non solo. Sarebbe troppo lungo citarli, ma basta cercare i loro nomi nell’opuscolo celebrativo. Il CRD ha pubblicato 17 volumi di storia del Mezzogiorno e della Capitanata e tenuto 8 edizioni del Premio Capitanata per la ricerca storica, che ha una cadenza biennale. Ha restituito alla Città tre tasselli dell’immenso mosaico della storia, che tutti possono vedere: la cosiddetta “Lapide del terremoto”, presso l’Arco della neve; i nomi dei Caduti di San Severo nella Grande Guerra, di cui si era persa la memoria, scolpiti su quattro stele poste vicino al monumento e una lapide che la Società Operaia di Mutuo Soccorso di San Severo dedicò a Francesco De Sanctis, posto nell’atrio di Palazzo Celestini. Notevoli anche le escursioni culturali alla scoperta dell’arte e della storia.
Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Foggia (oggi Fondazione dei Monti Uniti di Foggia), del Ministero per i Beni Culturali e della Regione Puglia, al sostegno dei Soci e al patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ma soprattutto alla passione e alla competenza di tutti coloro che in questi lunghi venti anni si sono alternati nel Consiglio Direttivo dell’Associazione.
Il Consiglio Direttivo in carica (composto da Giuseppe Clemente, Antonio Carafa, Tullio de Carolis, Antonietta De Cristofaro, Corradino Niro, Dina Orsi, Camillo Antonio Rago, Marisa Sacco e Danila Scarlato), i Revisori dei Conti (Roberto Lanzone, Renato Fallucchi e Michele Biancardino) e il Collegio dei Probiviri (Nicola Curatolo, Felice Princigallo e Leonardo Giarnetta) ringraziano calorosamente tutti, augurandosi che siano sempre di sostegno alle attività del CENTRO di RICERCA e di DOCUMENTAZIONE per la STORIA della CAPITANATA.

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Una conferenza dedicata a Roberto Conforti, “il cacciatore dell’arte”. E’ questo il tema del prossimo appuntamento con il Centro di Ricerca e Documentazione – Storia Capitanata, in programma venerdì 11 maggio 2018, alle ore 18 presso la sala conferenza “Padre Benedetto Nardella” della Biblioteca Cappuccini in piazzale Cappuccini, 1. Conforti era già stato ospite del CRD il 6 marzo 2010. Generale di Divisione con più di 42 anni di servizio effettivo nell’Arma dei Carabinieri, Conforti ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità organizzata e alla tutela dei beni culturali in maniera esemplare e tipica del vero servitore dello Stato. Iniziò la sua carriera nell’Arma nel 1961, in Sardegna e poi in Friuli, passando per Emilia Romagna, Campania, Abruzzo e, infine, Lazio, dove giunse nel 1985. Dopo aver retto per sei anni il comando del Reparto Operativo di Roma, impegnato nella lotta all’eversione, alla criminalità diffusa ed organizzata, nel 1991 il Generale Conforti ottenne il comando del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, incarico conservato fino al primo settembre del 2002, quando Conforti andò in pensione. Sotto il suo comando, il nucleo ha recuperato migliaia di opere d’arte rubate da collezioni private, gallerie, musei, chiese e siti archeologici: dalla Triade Capitolina all’Artemide marciante, dalla Phiale Mesomphalos al Mento di Sant’Antonio, fino a Il giardiniere e L’Arlesiana, di Van Gogh e ha costituito la Banca dati delle opere d’arte trafugate, punto di riferimento per le polizie di tutto il mondo. Dopo i saluti di mons. Giovanni Cecchinato, vescovo di San Severo, di Marco Aquilio, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Foggia, e di Francesco Miglio, sindaco di San Severo e presidente della Provincia di Foggia, sono previsti gli interventi di Salvatore Italia, già Capo Dipartimento nel Ministero dei Beni Culturali, di Ferdinando Musella, tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri, e di Giuseppe Clemente, presidente del Crd – Storia Capitanata. A coordinare l’incontro, Antonio Carafa, vice presidente del Crd – Storia Capitanata. Nell’occasione verrà consegnata una targa alla memoria di Roberto Conforti. L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il Comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

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Non solo Dante, Leopardi, Manzoni: nella costruzione della lingua italiana un ruolo importante è quello svolto da tanti umili personaggi senza nome, privi di prestigio e spesso di cultura. Ma il loro prezioso contributo rivela aspetti della comunicazione altrimenti condannati per sempre all'oblio collettivo. “Pocoinchiostro. Storie di briganti e scritture del Mezzogiorno” è il tema della prossima conferenza organizzata dal Centro di Ricerca e Documentazione – Storia Capitanata, in programma venerdì 13 aprile 2018, alle ore 18, presso la Biblioteca comunale “Minuziano”, in largo Sanità a San Severo.
In Italia, la questione della lingua ha dovuto affrontare il complesso rapporto tra dialetti e lingua colta, tra linguaggio parlato e scritto. In questa discussione si inseriscono le scritture dei briganti con i “pizzini”. Questi biglietti spiega, Giuseppe Clemente, presidente del CRD, erano scritti «in modo chiaro e stringato, tale che il destinatario, leggendoli e rileggendoli, veniva preso dal panico al punto da trattare con i capibanda».
Tra questi “pizzini” c’erano quelli del giovane "Pocoinchiostro", all’anagrafe Angelo Michele Ciavarella, bracciante di San Marco in Lamis, che scriveva lettere di ricatto per diverse bande, tanto che, spiega Giuseppe Clemente «spesso era in difficoltà perché esauriva quel poco d‘inchiostro che riusciva procurarsi. Ciò gli valse il soprannome di Pocoinchiostro».
Questo soprannome viene preso in prestito da Pietro Trifone, docente di Storia della lingua italiana presso l’università di Tor Vergata, che sarà presente alla conferenza insieme al giornalista e scrittore Raffaele Nigro con un chiaro riferimento al libro pubblicato dal linguista (editore Il Mulino). Interverrà anche il presidente del CRD Giuseppe Clemente, da sempre studioso e appassionato di brigantaggio. A moderare l’incontro Enzo Verrengia, scrittore e giornalista.
Lettere minatorie e terrorizzanti in quanto includevano bestemmie e minacce che rivela a distanza di anni il livello di formazione culturale e linguistica di questi uomini poco o niente alfabetizzati e che per il grado minimo di acculturazione costituivano la parte alta della società contadina e banditesca. L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

Il link del video de: "Pocoinchiostro - Conferenza del 13-04-2018 Biblioteca San Severo".

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Appuntamento il il 24 novembre con la prossima conferenza dell Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata. Tema dell’incontro il Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis, storico e critico della letteratura italiana nonché uomo politico di notevole spessore. L’incontro si svolgerà come di consueto presso la sala conferenze della Biblioteca comunale “Minuziano”, in largo Sanità a San Severo alle ore 17.30.
Dopo i saluti istituzionali di Francesco Miglio, Sindaco di San Severo, e di Celeste Iacovino, Assessore alla Cultura, interverranno Giuseppe Clemente, Presidente del CRD Storia Capitanata che parlerà di “Francesco De Sanctis e il Collegio elettorale di San Severo”, Francesco Barra, dell’Università degli Studi di Salerno, che interverrà sulla questione demaniale e si soffermerà sui “Viaggi elettorali” di Francesco De Sanctis, e Giovanni Brancaccio, dell’Università degli Studi “D’Annunzio” di Chieti-Pescara, che approfondirà l’impegno intellettuale di De Sanctis e la lotta politica negli anni de “La Giovinezza”. Presiede l’incontro Raffaele Colapietra. La conferenza sarà preceduta da un altro momento dedicato al politico campano, lo scoprimento della lapide a lui dedicata a Palazzo Celestini alla presenza del Sindaco Miglio.
Patriota e anche uomo di scuola, De Sanctis, per ben quattro legislature, dalle elezioni del 22 e 29 ottobre 1865 (IX legislatura) a quelle dell’8 e 15 novembre 1874 (XII legislatura), è stato eletto Deputato nel collegio elettorale di San Severo. Era molto legato a San Severo e in quel suo piccolo capolavoro che è “Un viaggio elettorale,” Francesco De Sanctis, in una sosta in casa dell’amico Vincenzo Gervasio, Segretario della Società Operaia di Mutuo Soccorso, fumando un sigaro (IV – Fantasmi notturni – San Severo, 18 febbraio 1874), si lasciò andare a profonde meditazioni: «Ecco qui il mistero delle cose. Il sigaro fumato non esiste più; ciò che esiste è il fumo che formerà nuove combinazioni, nuove esistenze. Ed io che sarò? Un sigaro fumato. Bella consolazione! Niente muore, tutto si trasforma. Una gran frase, sicuro, per farci ingoiare la pillola. E la pillola è che l’individuo muore e non torna più».
L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

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Si terrà venerdì 24 marzo, alle ore 17.30, la prossima conferenza con il Centro di ricerca e documentazione – Storia Capitanata. Vito Antonio Leuzzi, storico e direttore dell’IPSAIC (Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo), presenterà il volume “Donne contro la guerra – La rivolta di Monteleone di Puglia”, di cui è autore, nuova e ampliata edizione del volume edito 13 anni fa. L’incontro avrà luogo presso la sala conferenze della Biblioteca comunale “Minuziano”, in largo Sanità a San Severo.
Il testo narra la rivolta di Monteleone di Puglia del 23 agosto 1942 condotta soprattutto dalle donne che, seppur per poche ore, riuscirono a togliere ogni potere all'autorità fascista, ma racconta anche le sofferenze e le violenze che determinarono un’opposizione radicale alla guerra e alla dittatura. Quel giorno 150 donne presero d’assalto la caserma dei carabinieri, per poi incendiare il Municipio e tagliare i fili del telegrafo. A spingerle, la molla della fame dopo le requisizioni di cibo per le necessità del fronte. Quella rivolta tutta femminile venne soffocata con centinaia d'arresti e con la minaccia, per fortuna rientrata, di una deportazione di massa.
La nuova edizione del volume si caratterizza per nuovi e significativi dati e documenti scaturiti dalla completa disponibilità delle fonti giudiziarie, relative ai fatti di Monteleone del 23 agosto 1942, presso l'Archivio di Stato di Bari.
All’incontro interverrà anche Francesco Campese, sindaco di Monteleone di Puglia e autore della prefazione del libro. L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

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Si terrà giovedì 16 febbraio, alle ore 18, la prossima conferenza con il Centro di ricerca e documentazione – Storia Capitanata. Renata De Lorenzo, docente ordinaria di Storia Contemporanea dell’Università Federico II di Napoli e presidente della Società Napoletana di Storia Patria, presenterà il volume “Viva chi vince, il Gargano tra reazione e brigantaggio (1860-1864)” di Giuseppe Clemente, presidente del Crd. L’incontro come di consueto. avrà luogo presso la sala conferenze della Biblioteca comunale “Minuziano” in largo Sanità a S.Severo.
Il testo di Clemente offre un'approfondita e minuziosa storia regionale del ribellismo meridionale frutto di un'attenta ricerca bibliografica, di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, attraverso il recupero di memorie e testimonianze di chi ha vissuto quelle vicende. Le storie ritrovate aiutano a capire cosa abbia veramente significato il brigantaggio nelle province dell'ex Regno di Napoli. Sono riportati alla luce episodi di storia "minore" che danno voce non solo ai principali protagonisti, ma anche, e soprattutto, a coloro che hanno vissuto il dramma di quegli anni di profondo malessere.
Dopo i saluti di Francesco Miglio, sindaco della città, e Celeste Iacovino, assessore alla cultura, oltre a quello dell’autore, è previsto l’intervento di Falina Maresca, editore. Coordina l’incontro Antonio Carafa. L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

 

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“L’Opera Salesiana a San Severo” è il nuovo libro di Camillo Antonio Rago, docente di lettere e già preside della locale scuola media “Palmieri”, socio fondatore del Centro di Ricerca e Documentazione “Storia Capitanata”, che verrà presentato lunedì 17 ottobre, alle 18.30, presso la Biblioteca comunale “Minuziano” di San Severo.
Un lavoro frutto di un’intensa attività di ricerca ricco di testimonianze di coloro che hanno fatto parte del circolo giovanile “don Bosco” ubicato agli inizi del ‘900 presso l’Istituto Salesiano di San Severo. Negli anni 50-60 molti bambini-adolescenti della città venivano mandati a lavorare nelle fornaci ed è proprio a questi giovani ragazzi, analfabeti, senza alcuna formazione ed educazione, e dediti, molto spesso, anche a piccoli furti e angherie di ogni genere che si è rivolta l’azione di don Bosco attraverso l’apostolato, l’accoglienza e la formazione.
«A monte sta un minuzioso e competente lavoro di ricerca che raccoglie un’imponente documentazione e restituisce alla memoria della collettività un tassello della sua irripetibile storia», commenta Giuseppe Clemente, presidente del Crd – Storia Capitanata, nella presentazione del libro. Dopo una breve descrizione della difficile situazione socio-economica di San Severo tra l’ultimo decennio dell’800 e i primi anni del 900, Rago passa ai rapporti che intercorsero tra alcuni personaggi di San Severo, tra cui don Francesco Saverio Nardella, la contessa Assunta Fraccacreta e don Michele Rua, successore di don Bosco e Rettore Magifico dei Salesiani. «La vita dell’Istituto, come quella dell’Asilo infantile e dell’Oratorio delle figlie di Maria Ausiliatrice – si legge nella presentazione – fu segnata dagli eventi del Paese, dai contrasti politici locali e, soprattutto, dalle due guerre mondiali, ma riuscì sempre a riprendersi e a proseguire la sua opera benemerita, fino al naturale esaurirsi della sua funzione con le migliorate condizioni sociali ed economiche del Paese».
«Ciò che resta dell’Istituto Salesiano – si legge nel testo – è un luogo della memoria, della nostra memoria, non certamente istituzionalizzato e celebrato come i castelli svevi e i siti archeologici di cui è ricco il territorio, ma pur sempre ricco di storia, una storia certamente piccola, ma importante per la collettività, e, come tale, andrebbe preservato».
Oltre all’autore, interverranno Giuseppe Clemente, presidente del Crd, e Celeste Iacovino, assessore alla Cultura del Comune di San Severo. La presentazione del libro, edito da CDP Service, è organizzata dal Crd – Storia Capitanata e dal Comune di San Severo.

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