Tra ricercatori e studenti, si è conclusa l’ottava edizione del Premio Capitanata per la ricerca storica, organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata, presieduto da Giuseppe Clemente. Cornice della cerimonia è stata la Sala Fanelli del Convento Cappuccini.
Il vincitore del premio è Laura Esposito con I documenti dei principi di Taranto in età orsiniana conservati nell’Archivio di Stato di Napoli (1429-1463), prefazione di Andreas Kiesewetter [Società Napoletana di Storia Patria. Fonti], Napoli 2016, pp. X-407. «Questo lavoro – commenta Pasquale Corsi dell’Università di Bari e Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia – è l’espressione di una ricerca approfondita ed accurata sotto tutti gli aspetti. Rappresenta un contributo di grande rilevanza agli studi sull’età orsiniana e, in particolare, all’epoca del principe Giovanni Antonio del Balzo Orsini. Questi studi hanno avuto un grande sviluppo in questi ultimi anni e, quindi, l’opera di Laura Esposito, si inserisce a pieno titolo in un filone di ricerca particolarmente vivace e suscettibile di ulteriori sviluppi».
Per quanto riguarda la sezione riservata alle tesi di laurea sono state considerate a parità di merito, con la suddivisione del premio, le tesi di laurea magistrale di Angela Fiore e di Leonarda Poppa. Il titolo della tesi di Angela Fiore è:Il Martirologio Pulsanese: Codice VIII. C. 13 sella Biblioteca Nazionale di Napoli, Seconda Università degli Studi di Napoli. Dipartimento di Lettere e Beni culturali. Corso di laurea Magistrale in Filologia Classica e Moderna. Tesi di Laurea in Paleografia. Anno accademico 2015-2016, pp. 198 (Relatore prof. Francesco Mottola, correlatore prof. Daniele Solvi). Latesi si apre con un’attenta ricostruzione storica della Congregazione dei Pulsanesi, dalla sua origine all’apogeo ed infine alla decadenza. L’analisi si concentra successivamente sulle vicende del monastero di Santa Cecilia, dipendenza di Santa Maria di Pulsano in diocesi di Troia.
La tesi di Leonarda Poppa, Lotte demaniali ed élite amministrativa ad Orsara nel primo Ottocento, Università degli Studi di Foggia - Dipartimento di Studi Umanistici – Corso di Laurea Magistrale in Filologia, Letterature e Storia – Filologia Moderna. Tesi di laurea in Storia della Storiografia dell’Età Moderna. Anno accademico 2015-2016, pp. 118 (Relatore prof. Saverio Russo). Questa tesi ripercorre ed analizza le tappe e gli eventi più importanti che hanno riguardato la vita amministrativa politica e sociale della comunità di Orsara nel periodo compreso tra il 1825 ed il 1850.
«Mi permetto di formulare un duplice auspicio- commenta Pasquale Corsi. Il primo è che la cultura sia sempre considerata in maniera consona alla sua importanza, poiché è fondamento essenziale per lo sviluppo civile di un popolo; mai sia intesa come qualcosa di superfluo, anche rispetto alle urgenze economiche e sociali del momento. Il secondo riguarda la continuità del Premio Capitanata, al fine esclusivo della promozione della conoscenza storica del territorio pugliese e, direttamente o indirettamente, dell’intero Mezzogiorno d’Italia. A nome degli organizzatori e componenti della Giuria sento inoltre il gradito dovere di ringraziare tutti gli autori che hanno voluto partecipare a questa edizione del Premio, con opere che sono state comunque apprezzate e che attestano, nonostante le ricorrenti difficoltà, il costante impegno di tanti studiosi».
«Voglio inoltre esprimere il mio più vivo apprezzamento per l’impegno profuso da tutti i componenti della Giuria – continua Corsi. Un ringraziamento particolare dev’essere riservato per i suoi evidenti meriti a Giuseppe Clemente, presidente del Centro di ricerca e documentazione per la storia della Capitanata, vero motore propulsore di questo Premio. Un plauso altrettanto caloroso spetta alla Fondazione “Domenico Siniscalco Ceci”, sempre attenta alle esigenze culturali del territorio, ed al suo attuale presidente, Aldo Ligustro. Non devono infine essere dimenticati i suoi predecessori alla presidenza della Fondazione, Francesco Andretta e Saverio Russo, che continuano ad essere validi sostenitori di questa iniziativa».