Dal 1° al 3 luglio si terranno, tra Pompei e Napoli, le “Giornate internazionali di studi” caratterizzate dal tema “Pompei e l'Europa. Memoria e riuso dell'antico dal neoclassico al post-classico”.
Presente anche l’Università di Foggia che partecipa con il Prorettore e delegato alle Attività culturali Giovanni Cipriani. Alla base del coinvolgimento dell'Università foggiana nelle “Giornate internazionali di Pompei” vi è l'operetta semi-sconosciuta “Giove a Pompei”, musicata da Umberto Giordano e Alberto Franchetti: l'operetta fu rappresentata per la prima volta al Teatro La Pariola di Roma il 5 luglio 1921 e accolta con grande successo dal pubblico ma non dalla critica, ragion per cui non fu mai ritenuta tra le composizioni principali dell'artista foggiano. La vicenda di “Giove a Pompei” narra della distruzione di Pompei ad opera degli Dei, irritati con gli abitanti della città che si sarebbero mostrati irrispettosi degli oggetti sacri: i pompeiani, per volere di Giove, potrebbero salvarsi, ma quando comincia l'eruzione del Vesuvio, invece di correre ai ripari rimangono affascinati a guardare lo spettacolo.