Domenica, Novembre 24, 2024
Proseguono gli appuntamenti con la cultura storica promossi dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata. Il prossimo incontro si terrà giovedì 2 febbraio con Carmine Pinto che presenta il suo ultimo libro dal titolo “Il brigante e il generale - La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola” (edito da Laterza). Appuntamento alle ore 18 a “Spazio Ripoli” in via San Girolamo, 12 (vicolo San Severino) a San Severo.
Subito dopo l’Unità, l’Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti da una parte il brigante, Carmine Crocco. Pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filoborbonico, sperimentò forme di guerriglia che avranno fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall’altra parte, il generale, Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio. L’ufficiale era parte dell’antica aristocrazia di spada e interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra.
Nel primo decennio dell’Italia unita furono questi due uomini, lontanissimi per origine e formazione, i protagonisti più conosciuti della guerra per il Mezzogiorno. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide. Carmine Pinto nel volume racconta le loro ‘vite parallele’ e, attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.
Di questo e altro ancora dialogherà Giuseppe Clemente, Presidente onorario del CRD, con l’autore, dopo i saluti della presidente Dina Contò Orsi.
Carmine Pinto, Laureatosi in Lettere moderne, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’industria. Nel 2005 ha vinto il concorso di ricercatore in Storia Contemporanea; successivamente è stato nominato professore associato in tale materia presso l'Università degli Studi di Salerno, di cui dirige la collana editoriale e coordina il Dottorato in Studi Internazionali-Storici e Letterari. Nel 2021 il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo lo ha nominato Direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, dimettendosi dall'incarico nel febbraio 2022.
Si è occupato di storia politica dell'Italia repubblicana e si interessa della guerra e dei conflitti civili nella formazione degli stati nazionali mediterranei e latino americani nel XIX secolo. Attualmente la storia del Mezzogiorno italiano è al centro del suo lavoro di ricerca, con particolare attenzione al Risorgimento e al brigantaggio postunitario italiano.
Tale lavoro ha portato alla pubblicazione nel 2019 del saggio storico La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, che ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio letterario Basilicata, il Premio Fiuggi Storia, il Premio Città di Montesano, il Premio Sele d’Oro, il Premio Rende Book Festival e il Premio letterario Città di Siderno. Sempre per la suddetta opera, viene candidato al Premio Friuli Storia.
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